L’amore verso se stessi

Giornate piovose e coccolose. Quelle in cui è bello prendersi del tempo per sé.

Tra piumoni, libri e TV.

Candele accese e lucine in tutta casa. Una rosa rossa sul mobile dell’ingresso, perché è bello accogliere con amore chi entra stanco e bagnato dalla pioggia della città.

Concedersi un bagno caldo, o magari qualche ora alla spa.

Si, perché ho iniziato a farlo molto spesso. Ho iniziato a coccolarmi, a prendermi cura di me. Senza considerarlo un vizio, un lusso, o una perdita di tempo.

Ho capito che il “self love”, l’amore verso se stessi, è il regalo più importante che possiamo farci. Piccole attenzioni quotidiane da regalarci, perché ce lo meritiamo. Senza bisogno di trovare altre scuse.

Auto regaliamoci dei fiori
Auto regaliamoci i nostri fiori preferiti, semplicemente perché ce lo meritiamo

Auto regaliamoci dei fiori

Sembra scontato, ma per me non lo è stato, soprattuto negli ultimi anni, in cui veniva prima tutto il resto. Andare in palestra o pranzare con un’amica mi sembrava fosse rubare del tempo alle cose più importanti. Indossare un abito carino e mettermi lo smalto lo vedevo una frivolezza inutile nel turbinio della quotidianità, tra bambini, casa, lavoro da fare o nuovamente da ricercare.

Sto imparando che volersi bene è un atto dovuto, non un lusso da concedersi nei momenti buoni.

Non sto dicendo che ora metto per prima me stessa. Ma ora le mie esigenze mi arrivano all’unisono con le richieste dei miei bambini, con la lista della spesa e i promemoria segnati in agenda. Ho semplicemente imparato ad ascoltar-le(-mi)  e soprattutto a prender-le(-mi) in considerazione.

E vi assicuro che è bellissimo, è quasi una rinascita.

La palestra dopo aver portato i bambini a scuola. O la domenica con lui, solo per poter poi scomparire per un po’ nella spa adiacente, staccando dal mondo esterno.

I vestiti preparati la sera prima, senza uscire sistematicamente in tutta “perché tanto poi lavoro da casa”.

Le unghie rosse, semplicemente per ammirare il contrasto con la tastiera nera del Mac, o con la pelle candida dei miei bambini.

Il cinema la domenica pomeriggio, o va bene anche un film sul divano, mentre i piccoli sono dai nonni.

Un fiore acquistato senza motivo, le candele accese anche in bagno, e le lucine anche se non è ancora Natale.

Lucine e candele accese per casa

Lo chiamano Hygge forse. Io credevo di averlo capito, ma in realtà non l’avevo interiorizzato.

Finalmente riconosco che il bello non è superfluo, che amarsi non è scontato, e che quando si impara a farlo inizia la magia.

 

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