Quanto spesso fotografiamo i nostri figli?

“Mamma basta con queste foto!”

Quante volte vi siete sentite ripetere questa frase dai vostri figli?

Io, dal mio, continuamente.

Un monito che mi viene ripetuto nelle più diverse circostanze, a metà strada tra il rimprovero e la presa in giro.

#mumswithcamera, non a caso, è uno degli hashtag che molte di noi usano sui social, a riprova dell’occhio da grande fratello che veglia costantemente sui nostri figli.

fotografare i propri figli

Bimbi fotografati non solo durante le vacanze, compleanni, ricorrenze speciali (come facevano le nostre mamme, o per lo meno la mia), ma in qualsiasi ambito – anche il più intimo – della loro quotidianità.

Genitori ossessionati dal costruire ricordi (condivisi o meno sui social, questo merita un discorso a parte)…ma è davvero necessario fotografare continuamente i nostri figli, per ricordare la loro infanzia?

Siamo talmente spaventati dal perdere istanti di questi loro primi anni, che spesso ci priviamo di viverli appieno, tale è la foga di immortalarli in una fotografia.

Quante volte mi è capitato di trovarmi nell’attimo perfetto, e pensando di non volerlo assolutamente perdere, ho allungato la mano verso il cellulare, finendo così per rovinare la magia del momento, l’atmosfera, la perfezione dell’attimo, appunto.

Se penso alla mia infanzia, ho più ricordi che fotografie.

Oggi, invece, mi capita di pensare che ci ritroviamo troppo spesso a guardare i nostri figli  attraverso un obiettivo o lo schermo di uno smartphone, presi come siamo a inquadrarli al meglio per ottenere – l’ennesima – foto, piuttosto che viverceli al 100%, a mente e mani liberi, senza nessun tipo di filtro.

In fin dei conti, i ricordi è meglio custodirli nel cuore, piuttosto che nei cassetti o negli hard disk.

fotografare i propri figli

Che ne pensate? Siete anche voi vittime del click compulsivo?

 

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