Ho un vero e proprio amore per i gioielli artigianali. Ovunque io vada, sono sempre alla ricerca di una piccola chicca da poter indossare, che abbia una storia, che parli e mi ricordi del posto in cui sono stata.
Dai mercati etnici della Cina al flea market di Brooklyn, o semplicemente passeggiando per Roma o Venezia, nel tempo ho formato la mia piccola collezione. Dei talismani da portare sempre con me, assieme agli angoli di mondo da cui provengono.
E così, una sera, durante la nostra ultima vacanza in Cilento, passeggiando per Palinuro, l’occhio mi è caduto su un negozietto che mi ha subito incuriosito. Spinti anche dalla buona musica che proveniva dal locale – così diversa da quella sparata a tutto volume per attirare i turisti – siamo entrati. Scoprendo così il mondo di bobò.
Siamo ovviamente usciti con un piccolo pacchettino, e con addosso la curiosità di conoscere qualcosa in più sulle loro creazioni, che lasciano immaginare avere alle spalle un universo ricco di significato.
Tornata a Roma, ho rovesciato la mia borsa alla ricerca del loro bigliettino da visita – che sapevo di aver preso, perché “non si sa mai” – e li ho contattati chiedendo se avessero voglia di rispondere alle domande che mi giravano per la testa. Loro, troppo carini, hanno subito risposto.
Ne è uscita una vera e propria intervista, che condivido qui con tutti voi.
- Chi c’è dietro al marchio bobò?
Dietro bobò ci sono Luca e Francesca, fratello e sorella.
Siamo di Napoli e abbiamo iniziato circa 10 anni fa, unendo le nostre competenze artistiche, artigianali e manageriali.
Dopo varie esperienze che ci hanno portato ad esporre in diverse città italiane ed internazionali come la collaborazione con il bookshop del Mudam del museo d’arte moderna di Lussemburgo, abbiamo deciso di aprire il nostro primo negozio a Palinuro.
Nel negozio oltre alle creazioni di bobò, ospitiamo opere di diversi artisti-artigiani con cui condividiamo lo spirito creativo.
Il Cilento è per noi fonte d’ispirazione, quindi il primo scambio emozionale avviene proprio quando ci incontriamo in questi luoghi. Nascono diverse collaborazioni ed interazioni come una vera e propria hub.
- Che genere di gioielli producete?
Produciamo gioielli in bronzo e argento, lavorati artigianalmente e mantenendo un’ottima relazione tra la qualità e il prezzo. Vogliamo che i nostri clienti siano felici e soddisfatti!
- Come nascono i vostri gioielli e da cosa traete ispirazione?
I nostri gioielli nascono sempre da un concept, da una fase di ricerca sia relativa ai materiali che agli elementi simbolici ed iconografici, solo successivamente gli diamo forma cercando un gusto estetico semplice.
Ovviamente il Cilento ha stimolato la creazione di molti gioielli.
Abbiamo raccolto su queste spiagge rami, sassi, foglie di fico d’india e tutto ciò che il mare poteva ispirarci e donare ed abbiamo dato vita alla collezione “Oltremare”.
La collezione “Simboli” invece nasce da una ricerca approfondita di segni e simboli nelle culture del mondo antiche e contemporanee come ad esempio l’uroboro o gli specchi che hanno una forte valenza energetica.
- Spirito artistico e artigianato: come vi definite e come si diventa professionisti nel vostro campo?
Bobò è una fusione di artigianato, arte e design. Non ci poniamo limiti sulle cose da fare e sui progetti da seguire. Anche le tecniche che utilizziamo vengono da conoscenze che vanno dalla scultura, l’incisione e le tecniche orafe.
Siamo diventati professionisti un passo alla volta, cercando di migliorare sempre e senza fermarci mai ad una collezione fortunata o ad una stagione positiva.
La curiosità è la nostra formula magica.
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Avete visto che creazioni?! Se avessi un briciolo di creatività, in un’altra vita vorrei fare esattamente ciò che fanno loro!
Vi lascio altre foto che Luca e Francesca mi hanno gentilmente concesso…e se passate per Palinuro, passate da bobò!
Mammadeinchina 